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01. EVA 2004 Florence - Il progetto

Caratteristiche del progetto

Il sistema di catalogazione e digitalizzazione dovrà garantire la creazione di opac (che in seguito andranno a confluire in un network) che garantiscano:
- l’accesso al dato bibliografico tramite ricerca per chiavi differenziate;
- l’accesso al materiale digitalizzato attraverso il dato bibliografico.
Il sistema, interamente web based, e utilizzabile con un qualsiasi internet browser, valorizzerà e renderà accessibili i patrimoni presenti in biblioteche minori sinora prive di proprie risorse catalografiche informatizzate.
L’architettura sarà caratterizzata da elementi in grado di interagire fra loro e con altri sistemi informativi locali o in rete, così da consentire a ciascuna istituzione di creare il proprio sistema informativo ideale e di accedere al network [3]. Il software di sistema sarà aperto al colloquio con qualsiasi sistema operante sulla rete, grazie alla completa aderenza agli standard dell’architettura web services. Lo standard di catalogazione adotterà i principali standard: UNIMARC e MARC21; Z39.50; SICI; EAD; Dublin Core; GEDI ed EDIFACT; ISO-ILL; SBN-MARC per l’eventuale cooperazione con l’Indice Nazionale in tutte le sue modalità.

Il modello di sistema DRM dedicato alla possibilità di e-commerce di oggetti digitali dovrà:
- indicare l’insieme delle norme condivise (business model), che dovranno riconoscere ai soli utenti autorizzati il diritto all’accesso ai contenuti, in base alle quali saranno attivi i vari elementi del sistema;
- proteggere i contenuti: la scelta della tecnologia andrà fatta in funzione dello scopo ultimo della protezione: impedire un uso non autorizzato degli oggetti digitali (crittografia) o tracciare i contenuti successivamente alla loro distribuzione (watermarking e fingerprinting); va tenuta presente la tecnologia sviluppata dal Tokyo Research Laboratory della IBM, detta RVM (Reversible Visible Watermarking), caratterizzata dalla possibilità di far rimuovere dall’utente stesso per mezzo di un programma “vaccino” , ottenibile dopo il pagamento di un contributo, la filigrana dall’immagine che volesse eventualmente utilizzare dopo la visualizzazione [4]; questo costituirebbe una ottimizzazione risparmiando un passaggio ad esempio nel caso di un utente che scarichi dal web un’immagine e decida di acquistarla;
- gestire, attraverso l’erogazione di licenze digitali, l’accreditamento all’accesso ai contenuti ai detentori di prerogative prestabilite, derivanti da pagamento;
- gestire le transazioni finanziarie relative all’acquisto di oggetti digitali;
- costituire l’interfaccia per l’assistenza al cliente: aggiornamenti periodici sulle nuove acquisizioni di oggetti digitali, sostituzione gratuita di oggetti digitali danneggiatisi dopo l’acquisto, fornitura di metodologie di updating, in considerazione dell’obsolescenza di files e supporti.

schema arcarese
Fonte: T. Arcarese, “TRADEX. TRial Action for Digital object Exchange. IST - 1999 – 21031”, Dig@u, Firenze, febbraio 2001, http://www.meta.cpr.it

Tra le risorse digitali di diverso tipo gestite da istituzioni culturali, quelle di cui ci occupiamo nel presente progetto sono da descrivere come:
- “risorse digitali che riproducono materiali provenienti da collezioni... relative alle diverse tipologie di beni culturali (storico-artistici, archeologici, architettonici, demoetnoantropologici, librari, archivistici) realizzate all’interno delle istituzioni” [5].
Pertanto l’identificazione dei diritti sugli oggetti e i loro multipli digitali, è essenziale nella congiuntura dell’erogazione e della gestione dei servizi da parte di un’istituzione culturale ed è in assoluto attinente alle tipologie delle risorse digitali descritte. Nel caso di oggetti digitali realizzati dall’istituzione culturale a partire da beni di sua proprietà, è importante che si definisca quale vuole essere la politica dell’istituzione detentrice dei diritti nella diffusione del prodotto. La scelta si dovrebbe dunque porre tra due punti limite: agire come un editore, o un produttore commerciale, o assicurare gratuito e totale accesso agli oggetti prodotti, fatti salvi i diritti d’autore eventualmente connessi ai nuovi prodotti. Si può però delineare una posizione intermedia, a partire dalla differenziazione fra categorie di utenti, come illustrato più sotto.

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